Molti anni fa un medico antroposofo ci manifestò durante una conversazione il suo disappunto per non essere riuscito a trovare da qualche parte il migliore, a suo dire, trattato di materia medica omeopatica, quello cioè di Alexis Espanet, di cui era riuscito a leggere solo qualche stralcio.
Benché fossimo già allora interessati all'omeopatia, fino a quel momento non avevamo mai sentito quel nome. Quindi, cominciammo subito a cercare quel trattato sconosciuto. Alla fine, una biblioteca ci inviò un microfilm contenente il Traité méthodique et pratique de matière médicale et de thérapeutique di Alexis Espanet.
Ne facemmo subito delle fotocopie che donammo al medico antroposofo; dopodiché, per mezzo della lettura ottica ne facemmo trarre un file DOC. In effetti, covavamo in segreto il desiderio di farne una traduzione italiana da proporre a qualche editore.
Purtroppo, probabilmente a causa delle condizioni non buone della copia fotografata, il file DOC si rivelò pieno d'errori e di segni d'ogni sorta, e non solo; di più, siccome detta copia non poteva essere squadernata completamente, in oltre la metà dei fotogrammi una colonna oscura occultava la fine delle righe della pagina sinistra e l'inizio di quelle della pagina destra.
Benché dispiaciuti, dovevamo prima di tutto procedere al controllo del testo parola per parola: una lettura che facevamo nei ritagli di tempo, ma senza troppa lena, dobbiamo ammetterlo!
Superata la pagina 500, ci accorgemmo per caso che un PDF del Traité era stato finalmente messo in rete, a disposizione di tutti. Questa volta non eravamo solo dispiaciuti, ma anche delusi. Che fare? Buttare nella spazzatura tutto il lavoro già fatto?
Ebbene, dopo aver riflettuto qualche minuto, decidemmo di terminare il controllo del testo francese per metterlo, noi pure, in rete, a disposizione di tutti. Per due ragioni:
1° il PDF disponibile su Internet non consente alcuna ricerca testuale, che invece è indispensabile per gli omeopati;
2° siccome le nostre edizioni sono concepite per essere stampate su fogli A4, il nostro Traité può essere non solo stampato, bensì anche rilegato, sì da ottenerne un bel libro.
Ed ora, qualche necessario ragguaglio sulla nostra edizione:
1° per poter utilizzare la Table des matières e per consentire il ritrovamento di una citazione fatta da altri autori, abbiamo inserito nel testo, tra parentesi quadre, il numero di pagina dell'edizione originale; non solo, per rendere la ricerca più agevole, in basso, all'esterno della pagina, è indicato il numero della pagina originale corrispondente;
2° abbiamo aggiornato l'ortografia di alcune parole: per esempio, Espanet scrive sempre éternument, grangréneux, siége, ecc., in luogo di éternuement, grangreneux, siège, ecc. — Poiché egli scrive talvolta sphyncter, talaltra sphincter, abbiamo preferito quest'ultima grafia. — Per hydrémie e i suoi derivati troviamo anche hydroém- e hydrohém-, che abbiamo uniformato al primo. — Tra hyperémie e hyperhémie, abbiamo seguito il Dictionnaire de Médecine di É. Littré (161886) che preferisce hyperhémie. — Ancorché si trovi sia lienterie sia lientérie, abbiamo sempre scritto lientérie. — Anche se dysécie sia più frequente di dysécée (grafia preferita da Littré, ma che Espanet utilizza tre volte contro otto), abbiamo optato per quest'ultimo.
3° Al contrario, non abbiamo cambiato le parole del lessico medico, che seguono la grafia etimologica, quali: aphthe, hémorrhagie, ophthalmie, phthisie, ecc., con i loro derivati;
4° Ricordiamo (v. supra, n. 1°) che le pagine della Table des matières rimandano alle pagine dell'edizione originale, non a quelle della presente nuova edizione.
Infine, anche se non abbiamo più il tempo per tradurre questa splendida opera di Espanet, siamo tuttavia persuasi d'avere ugualmente reso un utile servizio all'omeopatia e a tutti coloro che per una ragione o per l'altra ne sono appassionati.
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