Collana di edizioni critiche delle Opere di Fryderyk Chopin | ||
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La nuova Collana di edizioni critiche delle opere di Fryderyk Franciszek Chopin, di cui il n. 1 (Prélude op. 45) è già online (v. infra), sostituisce l'impresa editoriale iniziata oltre dieci anni fa col volume dedicato alle Polacche. Da allora molto è cambiato. I nostri fondi personali sono da tempo esauriti e nessuna delle case editrici da noi interpellate, tutte uniformatesi al disgustosamente falso "politically correct", ha accolto – né poteva invero accogliere – le nostre proposte. Ma il nostro amore per Chopin non è cambiato. Quindi, abbiamo deciso di offrire gratuitamente ai lettori del sito il frutto del nostro lavoro. Così, lo studente potrà avere a sua disposizione gratuitamente quanto di meglio l'editoria chopiniana attualmente offra. Il solo compenso che chiediamo, a discrezione del lettore, è quello di comunicarci eventuali errori. [Ci è stato segnalato che sul web circolino alcuni commenti alle nostre edizioni da parte di persone che non le hanno lette, non le hanno confrontate e non le hanno discusse; tuttavia le hanno giudicate solo basandosi sul fatto che sul web non si trovino estimatori accreditati e titolati. È difficile credere che la stupidità raggiunga altezze così vertiginose. Questi signori, che pur hanno, da un lato, tutto il diritto di ignorare le nostre edizioni, dovrebbero, dall'altro lato, astenersi da qualunque commento, poiché pare irrefutabile che chi si permette di fare un qualsivoglia commento su cose che non conosce e/o non vuole conoscere, si autodefinisca da sé stesso quello che è: un irrecuperabile imbecille. — Giugno 2021.] Ricordiamo brevemente le caratteristiche distintive della Collana. Poniamo a fondamento della recensio, che è condotta secondo i principi della filologia classica, le prime edizioni, gli autografi, le copie manoscritte, nonché le copie a stampa appartenute agli allievi del Maestro, su cui egli appose numerose annotazioni quali, ad esempio, correzioni al testo, diteggiatura, pedale, indicazioni agogico-dinamiche e varianti. Le nostre edizioni si distinguono da tutte le altre principalmente per i seguenti punti: 1. di ogni opus si propone il frontespizio di una delle edizioni originali ed una nota introduttiva, in cui si richiamano, tra l'altro, le testimonianze epistolari, i contratti con gli editori, le date di pubblicazione ed uno stemma illustrativo dei rapporti di parentela tra le fonti; 2. il testo riproduce nei minimi dettagli (accidenti, pedale, posizione delle legature, orientamento delle stanghette, raggruppamenti tra le note, incolonnamento ecc.) le preferenze grafiche indicate dai manoscritti o, in mancanza di questi, dalle prime edizioni; 3. un apparato critico, a piè di pagina, in cui si citano le variae lectiones, che non sono descritte da contorsioni verbali, bensì riprodotte nella notazione originale; 4. un commento comprendente sia note critiche – esplicative, ove necessario, della recensio –, sia note pianistiche in armonia con la nuova scuola pianistica di Chopin; 5. infine, un'accurata diteggiatura secondo i principi della scuola chopiniana ad integrazione di quella documentata dalle partiture degli allievi e dall'edizione di Mikuli. Ma, attualmente, qual è la migliore edizione utilizzabile per lo studio delle opere di Chopin? Ecco la nostra risposta.
[Il volume contiene tutte le Polacche note divise in due sezioni: Pubblicate durante la vita e Pubblicate postume. Di più, è compresa anche la Polacca op. 22 preceduta da un Andante spianato nella versione per pianoforte solo, che Chopin faceva studiare agli allievi. Infine, per la prima volta in questo secolo è pubblicata in Appendice la Polacca op. 3 per violoncello e pianoforte nella versione per pianoforte solo edita a Vienna nella riduzione di Carl Czerny.] Polacche, edizione critica a cura di Franco Luigi Viero [clicca su 'Polacche' per i dettagli]. | |
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